giovedì 31 luglio 2008

Pechino: meno 8 all'8-8-2008

La Cina ha fortemente voluto le ormai imminenti olimpiadi per mostrarsi al Mondo, ma Pechino rischia invece di non vedersi affatto per colpa dello smog. In effetti c'è poco da scherzare: il problema della densa cappa di inquinamento che avvolge la metropoli asiatica continua a preoccupare gli organizzatori a pochi giorni dalla cerimonia d'apertura. Le autorità hanno già parzialmente limitato la circolazione di auto e la produzione industriale, ma le restrizioni potrebbero essere ancora più rigide se continuerà a persistere la fastidiosa mistura di foschia, polveri e fumi. Un cocktail micidiale specie per la salute delle migliaia di atleti e visitatori. E a proposito di ospiti, a Pechino è da poche ore arrivato il primo della lista, Jacques Rogge presidente del CIO. Rogge non ha risposto alle domande dei giornalisti preoccupati dalle restrizioni su internet. Sì, perchè oltre a quella di smog, a Pechino ci si preoccupa dell'ancora più opprimente cappa della censura che si abbatte soprattutto sul web. Il capo della commissione stampa del CIO Gosper aveva ammesso un parziale oscuramento concordato con la Cina, ma gli organizzatori ribadiscono "faremo il massimo per facilitare la stampa straniera". A Pechino però di facile finora c'è poco, dalle condizioni atmosferiche alla lingua. Senza conoscere un po' di mandarino è difficile infatti capire ad esempio perchè l'Italia nella cerimonia di apertura sfilerà per 191esima su 205 partecipanti, mai così in coda nella storia a cinque cerchi. Senza alfabeto non c'è neppure ordine alfabetico e così l'elenco viene deciso dal numero di tratti nel primo carattere che compone il nome della nazione e noi ne abbiamo ben 13. In altre parole - non cinesi - più linee ci sono più si è in fondo... forse dispersi nello smog.
(Servizio andato in onda su AllSport News - Premium Calcio24)

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