sabato 12 luglio 2008

Borriello, tra passato e futuro

Non fermatemi adesso. Marco Borriello è di nuovo a un bivio. Restare al Milan, forte dei 19 gol segnati lo scorso campionato, e dimostrare coi fatti che il grande colpo rossonero in attacco è lui. Oppure cambiare ancora aria, scegliendo la Roma che lo corteggia ed evitando di bruciarsi ancora una volta col Diavolo, dove qualche ustione l'ha rimediata pure un certo Gilardino. Sì perchè Borriello, 26 anni compiuti a giugno, a Milanello è per anni la promessa non mantenuta nonostante il nome, Marco, di buon auspicio per un attaccante milanista. Dopo i prestiti a Treviso e Trieste nel 2002 torna alla casa madre, ma fa appena in tempo a segnare il primo gol con la maglia rossonera in Coppa Italia, a debuttare in Champions prima di essere dirottato a Empoli. In toscana segna un gol in 12 partite, il suo primo in A. Fugace rientro al Milan, sono ancora prestiti alla Reggina, alla Sampdoria e ancora al Treviso. Al Milan intanto è arrivato Gilardino, stessa età ma un curriculum di gol ben più corposo. Borriello langue in panchina fino al 21 dicembre 2006 quando all'antidoping risulta positivo al cortisone. Marco dà la colpa a una crema usata dalla sua bellissima fidanzata Belen Rodriguez, ma sono in molti a pensare che la sua carriera come calciatore sia ormai al tramonto e ne sorga un altra come principe del gossip, magari nufragando in qualche isola dei famosi. E prima di naufragare con lui il Milan lo piazza al Genoa, dove arriva in comproprietà e un po' in sordina. Il resto è storia recente: altro che isola, in rossoblù Borriello affonda i suoi detrattori a colpi di gol. Arriva a conquistare la nazionale e a convincere i rossoneri a riprenderselo, stavolta però sborsando oltre 7milioni di euro per la metà. Ora Marco è ancora a una svolta e non vuole certo tornare indietro.
(Servizio andato in onda su AllSport News - Premium Calcio24)

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