domenica 22 luglio 2007

Sport/Una Formula vincente (segue)


Prendete invece questo pazzo, incredibile, mondiale, il primo del dopo Schumi. La Formula (Uno) più esplosiva degli ultimi dieci anni ha avuto sin da subito degli ingredienti fortissimi. Alonso, il campione del mondo che, detronizzato il sette volte iridato e abbandonato il suo mentore Briatore, prova a vincere il terzo titolo con un'altra monoposto. Hamilton, il giovane di bellissime speranze che - pronti via - si rivela già un fenomeno di costanza, abilità, cinismo e diventa presto lo scomodissimo compagno dello spagnolo e il "cocco" di patron Dennis. Raikkonen, il gelido "Iceman" che, finora perseguitato da sfortuna e guai tecnici, va in rosso per sostituire nientemeno che sua maestà Schumi. Massa, il caliente brasiliano che non sarà Senna, ma non vuol essere neppure Barrichello e si gioca sempre tutte le sue carte. E alle spalle dei "Fantastici 4" ecco giovani rampantissimi come Heidfeld, Kubica, Rosberg, Kovalinen. Le lotte interne e i dispettucci fra i piloti McLaren, l'indecisione Ferrari sul capitano, risse verbali sul podio, rivalità che non si vedevano dai tempi di Senna, Prost, Mansell e Piquet, mica gente qualsiasi.

Per non parlare di quello che è successo in gara. Incidenti spettacolari (e senza conseguenze), gomme che si distruggono, motori che cedono sul più bello, ma soprattutto sorpassi, tanti sorpassi, anche cattivi. Piste che diventano "da pattinaggio" con il bagnato, testando nervi e abilità dei piloti. Pure la spy story, squallida finchè si vuole, ha dato pepe alla contesa, quasi fossimo in un film di 007. E l'ultimo capitolo è stato il degno epilogo: tre ancora in lizza per il titolo, come non accadeva da vent'anni. E di quei tre, dopo altri colpi di scena, vince il meno quotato: nè il campione uscente, nè il favorito rampollo entrante. Fino a poco tempo fa erano le staccate del MotoGp ad emozionare gli appassionati di motori, con un Rossi che vinceva senza annoiare mai. Oggi con la dittatura Stoner-Ducati, le due ruote hanno perso appeal, e la vecchia Formula Uno torna a stupire con la sua folle e imprevedibile anarchia.