giovedì 1 febbraio 2007

Milano


Mattina fredda e avara di sole.
I nseguo un tram che fugge via
L à dove finiscono i palazzi.
A llora sono in un paese che è città
N avigli, botteghe e vecchi portoni
O ra sono anche un po’miei.



Milano è la luce che si rispecchia nei Navigli, fra i banchetti degli ambulanti e i ragazzi che si baciano sui ponti. E' San Lorenzo con le sue "Colonne" che tornano a vivere immerse nella folla e quasi vibrano per il frastuono. E' la cinta muraria, che non c'è più eppure si vede. E' l'austerità di Piazza Affari e il fascino bohemien della Darsena. E' l'eleganza asettica di Cordusio e il brulicare perenne della Stazione Centrale. E' la bellezza degli affreschi di Sant'Eustorgio e la violenza cromatica dei graffiti. E' la sorpesa di chiese antiche che spuntano, timide, fra le vie. E' il salotto buono della Galleria, con le raffinate sue insegne oro su nero. E' piazza Duomo la sera, così silenziosa, deserta e maestosa, quando piove.