venerdì 11 luglio 2008

Abramovic, spia e lascia spiare!

Dalla Russia con amore. A Londra si sta girando il remake del secondo celebre film della saga di 007, ma è tutto maledettamente vero. La capitale britannica teatro di spionaggi e controspionaggi tra uomini del Cremlino e agenti di sua Maestà sembra un romanzo uscito dalla penna di Ian Fleming, il papà di James Bond, ma qui ci sono nuovi protagonisti, non ultimo Roman Abramovic, il magnate russo proprietario del Chelsea. E gli affari di mercato dei Blues passano in secondo piano, Londra in questi giorni si appassiona soprattutto della misteriosa vicenda di Sir Alex Allan, direttore dei servizi di intelligence, finito in coma dopo un misterioso incidente e ripresosi altrettanto improvvisamente. Scotland Yard minimizza, ma intanto l'MI5, il controspionaggio britannico, ammette che nel Regno Unito ci sarebbero decine di spie russe, come ai tempi della guerra fredda. La guerra oggi è invece economica: capitali russi, come quelli di Abramovic, che muovono la finanza della city e colossi di Mosca sempre più padroni delle risorse energetiche e di storiche compagnie come la BP. Una guerra anche nei tribunali con la giustizia inglese a indagare sull'origine di questi capitali, come nel caso Berezovsky, imprenditore che chiede 4 miliardi di dollari ad Abramovic per spoliazioni finanziarie e ricatti. E qui torna alla mente l'ex agente Kgb Litvinienko, ucciso a Londra con un'inglesissima tazza di te contaminata dal polonio. La moglie è convinta che la sua morte sia legata alle indagini che stava compiendo proprio sull'origine dei capitali russi nel Regno Unito. E la guerra sotterranea continua con Mosca che, la notizia è di stamane, accusa di spionaggio il diplomatico britannico Christopher Bowers. Dalla russia con amore: e se James Bond non c'è più il nome più ricorrente è quello di Roman Abramovic. Soldi, petrolio, spie. Moratti spera che per strappare Lampard al magnate russo bastino i primi due.
(Servizio andato in onda su AllSport News - Calcio Premium24)

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