martedì 22 luglio 2008

Carrizo, "numero 1" nei cuori biancocelesti

Per la Lazio era l'amore lontano, Juan Pablo Carrizo, una conquista di cui andare fieri, ma distante addirittura un oceano. La promessa l'avevano messa nero su bianco il portiere argentino e il club di Lotito, come gli innamorati incidono le iniziali sul tronco di un albero. Peccato che l'albero fosse quello genealogico, con avi piemontesi che lentamente sparivano, così come la possibilità di vederlo già l'anno scorso in Italia. Di Juan Pablo sentivano tutti la mancanza, specie quando la porta biancoceleste restava un po' troppo aperta. Ma adesso la lontananza è solo un ricordo e i tifosi laziali, possono dare a Carrizo tutto il loro affetto. Si lasciano andare anche a una serenata che parla di derby, un coro dal significato molto chiaro: "Paraje er cucchiaio". "Sì è una canzone dei tifosi laziali che si rifierisce alla giocata di Totti. Io, quando e se sarà il momento, dovrò solo stare tranquillo e guardare la palla" Semplice, genuino, Juan Pablo è già un idolo biancoceleste e un leader nel gruppo. Gruppo dove ha trovato un ragazzo che non conosceva, simpatico e pieno di talento. "Pasquale Foggia, non lo conoscevo, ma è proprio un bravo ragazzo" Carrizo invece conosce bene un altro nuovo arrivo, il suo connazionale Zarate e garantisce per le sue qualità in attacco. "E' un giocatore molto tecnico, veloce, agile e ha qualità nel controllo di palla" Carrizo, 24 anni, ha tutte le carte in regola per diventare l'erede del rimpianto Peruzzi. Per i tifosi è già il numero uno, in tutti i sensi. Così Juan Pablo quell'uno lo ha voluto anche sulla schiena, chiedendolo al giovane Muslera. "Gli ho chiesto se potevo avere il numero 1, se non gli dispiaceva e lui mi ha detto no, che non gli dava fastidio".
(Servizio andato in onda su Studio Sport - Italia 1 e AllSport News - Premium Calcio24)

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