
martedì 25 dicembre 2007
lunedì 17 dicembre 2007
Milan: laurea in storia e filosofia

giovedì 13 dicembre 2007
Dottor Mike: la Laurea a Bongiorno

lunedì 10 dicembre 2007
Calcio/ Amelia non ammalia più

giovedì 6 dicembre 2007
martedì 4 dicembre 2007
Un Sorriso per Savona
lunedì 3 dicembre 2007
Calcio/ Bellucci, a volte ritornano

venerdì 30 novembre 2007
Film "Across the Universe"
Le emozioni delle stupende canzoni dei Beatles che sono l'autentico e prezioso filo conduttore della storia...quella con la s minuscola e quella con la S maiuscola.
Storia come quella di due ragazzi, un operaio di Liverpool e la figlia di una famiglia borghese americana, forse separati da qualcosa di più profondo che l'intero oceano Atlantico, ma uniti dalla voglia di uscire dal proprio Mondo, magari per costruirne uno nuovo e migliore.
Storia come quella di un'America tormentata, lacerata da una guerra che la impantana non solo nel Vietnam ma anche nelle sue stesse contraddizioni. Un'America che si fa delle domande, che esplode di rabbia, che vive come forse ha mai vissuto, mentre tanti suoi ragazzi muoiono a migliaia di chilometri di distanza.
E le storie si intrecciano, si mischiano, raccontate come forse mai finora, cioè non con l'occhio della storia, della politica, dell'analisi sociale, ma con quello delle emozioni, che poi sono quelle che rimangono nel cuore e nelle testa di chi le ha vissute.
Ecco torniamo a questi ingredienti speciali che ci fanno immergere negli anni '60, difficili, ma anche irripetibili e di cui inevitabilmente siamo tutti un po' eredi.
Anche le immagini sono sempre straordinariamente efficaci e completano il viaggio emozionale: dai "red brick" di Liverpool al candore della villette americane, dal fascino trasandato e metropolitano della Grande Mela al pantano reale e soprattutto etico del Vietnam.
I "trip", viaggi col biglietto degli stupefacenti, sono descritti così per come sono stati vissuti in quell'epoca di grandi rivoluzioni. Senza una morale, senza criticarli o ergerli a bandiera di ribellione, ma solo col gusto di tuffarcisi dentro in un caleidoscopio di colori, musica, sensazioni violente e rarefatte al tempo stesso. In queste scene c'è gran parte dell'essenza pop del film, che si muove a volte frenetico a volte compassato, proprio come le canzoni, proprio come la vita.
La scena delle visite militari e dell'arruolamento è poi un capolavoro, una satira sottile e accuminata, fra scenari che sanno di Grande Fratello orwelliano e con quello "Zio Sam" ieratico e parlante che tanto ricorda il faccione di Mussolini in Amarcord.
Amore, guerra, amicizia, morte, ribellione. La quotidianità del banale o la banalità del quotidiano? No, molto di più! Perchè anche per significare un'epoca o raccontare una storia - con la s maiuscola o minuscola che sia - in Across the Universe è bastato "prendere una canzone triste e renderla migliore".
martedì 27 novembre 2007
Calcio/Ultimo minuto Parma

venerdì 23 novembre 2007
Allevi...fortissimamente piano!
L'incontro con il grande pianista classico che riempie le piazze di fan, specie giovani, quasi fosse una rockstar. La musica, il successo, le emozioni di questo grande artista italiano.
mercoledì 21 novembre 2007
Calcio/Regno Unito fuori dall'Euro...
Quello che non doveva o poteva succedere è successo. La Croazia, con un grandissimo spirito sportivo, non ha giocato con la pancia piena da squadra già qualificata, ma ha cercato l'impresa a Wembley e l'ha trovata. Ai biancorossi è bastato giocare al solito in questi ultimi mesi, mostrando di meritare il primo posto nel girone e forse anche una candidatura autorevole alla vittoria finale agli europei alpini del prossimo anno. E pure gli inventori del football hanno giocato come fanno da un po' di tempo a questa parte...cioè male! Gli undici di albione, nonostante le motivazioni, nonostante bastasse loro un punto, hanno mostrato ancora una volta i segni di una crisi che già era emersa agli ultimi Mondiali di Germania. Così in paradiso va la Russia, cui basta uno striminzito 1-0 sui Pirenei con la modestissima Andorra. La fortuna aiuta gli audaci come l'abile Guus, cui va il merito di aver dato carattere ad una formazione non certo piena di stelle, ma ora più che mai determinata. Dopo la Corea e l'Australia ci riprova con la Russia, con cui spera di "rompere le scatole" anche in SvizzerAustria. All'inferno manco a dirlo ci va l'Inghilterra, anzi tutto il Regno Unito incapace di portare una sola formazione a Euro 2008. Ai Britannici, già in lutto per la Formula Uno (due titoli sfumati con la McLaren e col favoritissimo Hamilton) e per il rugby (amara sconfitta col Sudafrica) è stato tolto pure il caro vecchio pallone. Dio salvi la Regina!
martedì 20 novembre 2007
Il graffio del Gatto
"Massì, in fondo ora lui ha una nuova fiamma"
sabato 17 novembre 2007
Calcio/Azzurro savonese
Panucci non sarà un fenomeno del calcio, uno di quelli che ubriacano di veroniche gli avversari o mandano in sollucchero i tifosi con colpi spettacolari. Tuttavia è, ancora oggi, uno tra i terzini più forti al mondo, bravo in copertura e col vizio del gol. E' uno che ha vinto davvero tutto tra Milano, Madrid e Roma. E' un esempio di carattere e determinazione, qualità - lasciatelo dire con un pizzico di orgoglio natìo - che parlano savonese.
venerdì 16 novembre 2007
domenica 11 novembre 2007
L'Odissea del pendolare
Mettetevi nei panni di un pendolare, uno dei tanti, che ogni fine settimana scende a Savona da Milano, dove studia oppure lavora. Un pendolare che spesso deve fare i conti con ritardi cronici - talvolta anche di un’ora o più – carrozze sporche e affollate all’inverosimile, guasti improvvisi che ti fanno ammirare per lungo tempo la campagna pavese, coincidenze inevitabilmente perse alla stazione di Genova Principe. Uno insomma che si arma di santa pazienza già quando monta sul predellino, conscio che se andrà tutto bene sarà un miracolo.
Il nostro amico arriva nella stazione centrale di Milano per prendere l’Eurocity 143 delle 11.10 diretto a Nizza. Ha regolare biglietto con prenotazione obbligatoria: carrozza 4, posto 73, costo 16 euro e cinquanta. Purtroppo, nonostante il tabellone della stazione lo segnali ancora in partenza, quando giunge al binario – sono le 11.13 - il treno è già partito, stranamente puntuale. Esaurite le imprecazioni, inevitabili in queste situazioni, il nostro pendolare si avvia verso la biglietteria per farsi cambiare il titolo di viaggio in modo da prendere il primo treno utile. E per fortuna le invettive sono finite perché altrimenti il nostro sfortunato viaggiatore si lascerebbe di nuovo andare di fronte alla lunghissima coda dovuta all’apertura di quattro sportelli soltanto in tutta la stazione di Milano Centrale, lo snodo ferroviario più importante del Paese. E non siamo la notte della domenica, ma la tarda mattinata del sabato. Intanto il nostro pianifica: il primo treno utile è l’Intercity Plus per La Spezia, poi si cambia a Genova e si prende il regionale per Savona. Il biglietto costerebbe meno di quello già fatto, ma pazienza. Dopo quaranta minuti di fila, ecco l’agognato sportello: “Purtroppo c’è il cambio di tipologia di treno, da Eurostar a Intercity Plus e questa variazione costa tre euro”. Tre euro per viaggiare su un treno di categoria inferiore? Vabbè, nonostante tutto si porta ancora pazienza. Ecco pero il colpo di scena “Ma scusi il treno delle 11.10 è già partito?” Domanda l’addetta, cortese, ma confusa visto che è quasi mezzogiorno. “Ma allora – prosegue – non si può cambiare il biglietto, mi spiace ma posso solo “aggiornarlo” col primo treno utile della stessa categoria, cioè l’Eurocity delle 15”. Il nostro pendolare, sconfortato più che in collera, chiede allora come fare. Dopo un consulto con un non ben identificato dirigente, la bigliettaia torna con un curioso responso: “Obliteri il biglietto, salga sul treno delle 12.10 e parli col capotreno, di solito non fanno problemi”. Curioso innanzitutto perché in biglietteria dovrebbero ben sapere che i biglietti Eurocity con prenotazione obbligatoria non devono essere obliterati. Curioso poi perché quella risposta non è certo quella che ti aspetti da un dipendente di un’azienda seria. Tuttavia è mezzogiorno e il nostro amico decide di salire sul treno delle 12.10 per non perdere pure quello. Reperito il, anzi la, capotreno “che non dovrebbe fare problemi” ecco l’ennesima doccia gelata: “Certo può salire – bontà loro! – ma c’è il cambio biglietto a bordo treno e sono otto euro”. La pazienza ormai è finita. Ma le decise rimostranze del passeggero che chiama in causa le indicazioni della biglietteria non sortiscono effetto. Al momento del pagamento – otto euro che sommati ai 16,50 diventano 24,50, quasi cinquantamila lire di biglietto! – la capotreno però spiega: “Se le metteva un timbro l’assistenza evitava la sovrattassa”. Assistenza? Ma cos’è? Dove si trova? E perché nessuno dalla biglietteria me ne ha parlato? Domande retoriche.
Morale? State attenti a non perdere mai il treno, potrebbe davvero costarvi caro. Flaiano diceva che in Italia la linea più breve fra due punti è l’arabesco. Aveva ragione. Quella più lunga, interminabile come un’Odissea, è invece il binario ferroviario.
sabato 10 novembre 2007
Duespaghi, la guida Michelin... “Wiki”
A livello economico Duespaghi si sostiene proprio grazie alle risorse private di Palazzo e del suo socio Massimino che intervengono con qualche centinaio di euro all’anno. Tuttavia da pochi mesi sono arrivati anche piccoli investimenti pubblicitari. “Dallo scorso marzo – prosegue Palazzo - visto anche l'incremento di traffico, abbiamo iniziato a immettere qualche minima fonte di ricavo con gli Adsense di Google e da settembre siamo entrati a far parte di una concessionaria pubblicitaria, la Vinoclic, che opera su di un network di siti legati al mondo della enogastronomia e paga in base alle performances, trattenendo una percentuale dei ricavi” “I ritorni pubblicitari coprono le spese – afferma ancora l’inventore di DueSpaghi - abbondantemente per quanto riguarda la gestione quotidiana, più difficilmente se si includono spese di sviluppo. Non abbiamo uscite alla voce marketing. Ad ogni modo con l'advertising finché non si raggiunge un traffico di tutto rispetto, ossia 1.000.000 di utenti mensili, è difficile poter pensare di vivere”
Le voci di entrata nel bilancio di “DueSpaghi” sono almeno tre, ma i guadagni sono comunque stati reinvestiti nel progetto. “Il modello di business è composto da varie parti – sostiene Palazzo - l'advertising già citato, un aspetto transazionale, mirato a far si che i ristoranti presenti in DueSpaghi possano essere prenotati via web, e un aspetto editoriale consistente nella distribuzione dei contenuti generati dagli utenti presso altri gruppi Internet o del mondo dell'editoria” “Per poterlo mettere in pratica - aggiunge - sono necessari dei fondi e per questo motivo in questo periodo siamo totalmente focalizzati nel far diventare DueSpaghi una società e a cercare finanziatori interessati al nostro progetto che possano immettere capitale per farci crescere. Non un euro di quelli guadagnati fin ora è entrato nelle tasche mie e di Stefano, abbiamo reinvestito tutto per cercare di sviluppare cose nuove”. I due fondatori ribadiscono che l’obiettivo finale è fare di DueSpaghi una azienda che si regga con le proprie gambe e generi profitti e smentiscono quindi le voci di una possibile vendita del proprio sito a colossi del web come Dada.
martedì 30 ottobre 2007
lunedì 29 ottobre 2007
Calcio/ Là dove cadono le Aquile

lunedì 22 ottobre 2007
Sport/Una Formula vincente

venerdì 19 ottobre 2007
Concerto di Mika
Non sarà Freddie Mercury, ma questo ragazzo libanese lo ricorda parecchio. Voce, spettacolo, glam rock a tutta birra e soprattutto una dimensione live che infiamma il pubblico facendolo cantare, saltare, gridare tra effetti speciali e atmosfere eccentriche e dal sapore onirico. Tutto questo è Mika, le sue bellissime canzoni e il suo grande concerto di Torino...
giovedì 18 ottobre 2007
La mia clip sulla nostra fuga a Mediaset
La nostra avventura a Mediaset in un minuto e mezzo
Ecco cosa succede quando mi cimento come videomaker...
Con dei "soggetti" così però è tutto più facile!
lunedì 15 ottobre 2007
Il graffio del Gatto
"Le cassette omaggio sono finite, per le Politiche sta preparando le figurine..."
Sport/MotoGp, Australia
Stoner campione, Stoner rivelazione, Stoner “anti-Rossi”, Stoner vincente pure nella gara MotoGp della sua Australia. La stagione è stata dominata dal nuovo fenomeno del motociclismo e dal rosso sempre più fiammante della sua Ducati. Così, quasi naturalmente, ci si è dimenticati di un altro enfant prodige delle due ruote, non uno qualsiasi, ma uno che fino all’ultimo gran premio di quest’anno porterà sulla carena della sua moto il numero 1 di campione del mondo. (clicca qui per il resto dell'articolo)
sabato 13 ottobre 2007
Politica/Un “Wafer” al gusto di…
“…non ho mai avuto alcuna simpatia per l’ideologia comunista e per l’Urss”
“Questo è un paese fantastico, che ha saputo reagire al terrorismo, alle svalutazioni della Lira, all’assassinio di Falcone e Borsellino, al crollo dei partiti storici. Un paese pieno di imprenditori coraggiosi, di ragazzi meravigliosi…”
Parole e musica di Silvio Berlusconi… anzi no! Se qui ci fosse la firma del Cavaliere nessuno si stupirebbe troppo. E invece c’è quella del suo futuro antagonista Walter Veltroni (dal Corriere della Sera, intervista di Aldo Cazzullo). Alla vigilia delle “scontate” elezioni primarie di domani, che con tutta probabilità lo incoroneranno leader del nuovo Partito Democratico, “Wafer” ribadisce la linea “dolce” verso il centrodestra, anzi sembra cercare nuovi temi e nuovi consensi oltre la frontiera politica.
Che vuol dire? Che finalmente si va verso un bipolarismo meno adolescenziale e meno legato a vecchi e nuovi conflitti ideologici o presunti tali? “E’ un paese bloccato da 15 anni in una dialettica sterile, Berlusconi contro la sinistra, che noi dobbiamo cercare di superare anche in modo unilaterale” Ecco qui sta il punto. Riuscirà il buon Walter a convincere i suoi – tutti – che la tattica del “contro” è da archiviare al più presto? Non solo. L’antberlusconismo resta ancora il collante più facile ed efficace per la coalizione di centrosinistra – perché col PD soltanto non si vincono le elezioni – e allora perché rischiare di farne a meno?
venerdì 12 ottobre 2007
Il graffio del Gatto

giovedì 11 ottobre 2007
Il graffio del Gatto
"Ecco un altro politico che si fa le leggi ad personam"
mercoledì 10 ottobre 2007
Politica/Schricchiolii sinistri
C'è il difensore (della pecunia) che, con grande simpatia, lungimiranza e conoscenza del problema, chiama "bamboccioni" i giovani che non hanno il "coraggio" di andare fuori di casa prima dei trent'anni... Già che c'era avrebbe potuto definirli "sfigati", perlomeno sarrebe stato più giovanilista...
C'è il mastino di centrocampo, che gioca di destro a sinistra, sempre più affascinato da ultrà che contestano - anche con le cattive - la squadra. Uno che dopo 15 anni sente di nuovo il dolce - per lui - profumo dell'antipolitica.
C'è quello che invece dell'antipolitica è diventato facile bersaglio. Uno che gioca più al centro del centro e rivendica il ruolo del politico di professione - d'altra parte lo fa da quando aveva ancora i calzoni corti - con conseguenti privilegi e remunerazioni adeguate. Non corre sulla fascia, preferisce l'aereo...
C'è l'ala sinistra che, dal welfare alla politica estera, è ormai avulsa a tutti gli schemi più rigidi e pensa più a compiacere i suoi tifosi che al risultato.
Ci sono pure due giocatrici in disaccordo su quello che sembra un simbolo contrario all'emancipazione delle donne e alle conquiste della nostra società. Ma libertà significa consentire a qualcuno di non essere libero?
Intanto il capitano si difende dalle dure critiche dell'UE sul debito pubblico entrando a gamba tesa sul commissiario Almunia.
Ma colui che è destinato a subentrargli non sembra volerlo aiutare in fase di copertura, anzi spiega che farà un gioco diverso, creando altre tensioni nella squadra.
E che dire dell'autogol sulle possibili irregolarità nel voto delle primarie del Partito Democratico?
O ancora che pensare della fusione fredda tra due partiti, operata per ridurre la frammentazione, che invece ha originato tre ulteriori formazioni politiche di fuoriusciti?
Dall'altra parte c'è solo da stare in silenzio e attendere. Ci riusciranno?
Di certo c'è solo una cosa. Alla fine, dopo oltre un decennio di sedicente "Seconda Repubblica", è ancora il fattore B ad essere determinante. Il paradossale, anomalo cleavage su cui si orienta la politica italiana. Eterna, insopportabile e indispensabile croce e delizia dei suoi alleati. Eterno, insopportabile e indispensabile collante dei suoi avversari.
lunedì 8 ottobre 2007
Calcio/Rossi, Bianchi e azzurri

martedì 2 ottobre 2007
Birmania
Calcio/Genio e ritorno
Nella vita - e nella sua più riuscita declinazione sportiva che è il calcio - la dimensione del genio resta spesso qualosa di imperscrutabile, una luce folgorante che affascina e abbaglia. E' un immenso iceberg di cui i comuni mortali possono cogliere e apprezzare soltanto una parte, riuscendo ad intuire a malapena tutto ciò che è sommerso. Per questo ogni genio ha il suo volto inquietante, il suo lato oscuro, la sua parte incompresa e incomprensibile. Fuori dalle righe, fuori dagli schemi e fuori dalla realtà.
E spesso il genio calcistico trabocca dal rettangolo di gioco, regalando una vita al limite ai suoi più sublimi interpreti. George Best e Diego Armando Maradona, forse non sono esempi da mostrare ai ragazzini, ma di sicuro incarnano un fascino irresistibile, il fascino di chi non teme la banalità ed eppure la rifugge.
Antonio Cassano, nel mitologico regno della "breriana" dea Eupalla, fa certamente parte di questa cerchia di eletti. Ma il lato oscuro del Barese rischiava di inghiottire anche la sua sfolgorante luce. Ora un gol, solo un gol per capire che quelle tenebre iniziano a dissiparsi. Non è il caso di scomodare parabole evangeliche e uccidere vitelli grassi, ma il figliol prodigo che stava dilapidando il suo talento sembra essere tornato.
martedì 25 settembre 2007
Garlasco, Erba, Cogne & co.
L'importante è che la cronaca non diventi fiction, reality, teatro dell'assurdo. Ma d'altra parte è l'arte di arrangiarsi: ecco, in un epoca di economia stagnante e lavoro precario abbiamo creato l'indotto del delitto! Ci pensate? Un tempo diventando assassini al limite si poteva dare lavoro a un investigatore, qualche poliziotto, quindi un magistrato e - se andava proprio male - un boia. I giornalisti? Sì certo, i "neristi" erano i soli traduttori ufficiali del "gesto efferato".
Ma ora è diverso, ora la catena fordista dell'ammazzamento è molto più lunga. Ci scappa il morto e si mette in moto una grande fabbrica che produce quotidianamente notizie, congetture, ipotesi, prove, provette, ricostruzioni, indizi...
Si dà lavoro a giornalisti che trattano il fatto, a quelli che lo analizzano per come l'hanno trattato i primi e a quelli che lo approfondiscono in base al trattamento dei primi e alle analisi dei secondi e così via. Si dà lavoro agli specialisti della scientifica certo, ma soprattutto a quelli che poi ci scrivono sopra le fiction. Si dà lavoro a psicologi, criminologi, sacerdoti, opinionisti, discussi fotografi gossippari e perfino ai costruttori di plastici. E chissà magari si trova pure un posto per madri e mariti inconsolabili o per cugine disperate e fotomontate. Il tutto con un solo, semplice ammazzamento... e poi dicono che non c'è lavoro!
venerdì 21 settembre 2007
diario di notte
Non vado oltre perchè la notte è sempre più densa e mi avvolge col suo dolce, silente abbraccio.
A presto...
domenica 22 luglio 2007
Sport/Una Formula vincente (segue)

Per non parlare di quello che è successo in gara. Incidenti spettacolari (e senza conseguenze), gomme che si distruggono, motori che cedono sul più bello, ma soprattutto sorpassi, tanti sorpassi, anche cattivi. Piste che diventano "da pattinaggio" con il bagnato, testando nervi e abilità dei piloti. Pure la spy story, squallida finchè si vuole, ha dato pepe alla contesa, quasi fossimo in un film di 007. E l'ultimo capitolo è stato il degno epilogo: tre ancora in lizza per il titolo, come non accadeva da vent'anni. E di quei tre, dopo altri colpi di scena, vince il meno quotato: nè il campione uscente, nè il favorito rampollo entrante. Fino a poco tempo fa erano le staccate del MotoGp ad emozionare gli appassionati di motori, con un Rossi che vinceva senza annoiare mai. Oggi con la dittatura Stoner-Ducati, le due ruote hanno perso appeal, e la vecchia Formula Uno torna a stupire con la sua folle e imprevedibile anarchia.
giovedì 1 febbraio 2007
Milano

I nseguo un tram che fugge via
L à dove finiscono i palazzi.
A llora sono in un paese che è città
N avigli, botteghe e vecchi portoni
O ra sono anche un po’miei.
Milano è la luce che si rispecchia nei Navigli, fra i banchetti degli ambulanti e i ragazzi che si baciano sui ponti. E' San Lorenzo con le sue "Colonne" che tornano a vivere immerse nella folla e quasi vibrano per il frastuono. E' la cinta muraria, che non c'è più eppure si vede. E' l'austerità di Piazza Affari e il fascino bohemien della Darsena. E' l'eleganza asettica di Cordusio e il brulicare perenne della Stazione Centrale. E' la bellezza degli affreschi di Sant'Eustorgio e la violenza cromatica dei graffiti. E' la sorpesa di chiese antiche che spuntano, timide, fra le vie. E' il salotto buono della Galleria, con le raffinate sue insegne oro su nero. E' piazza Duomo la sera, così silenziosa, deserta e maestosa, quando piove.