sabato 17 novembre 2007

Calcio/Azzurro savonese

"Sì io parlo savvonneeese" Recita il divertente tormentone di Enrique Balbontin. Io parlo savonese come lo parla Christian Panucci, che con la sua testolina ci ha regalato l'accesso, con una giornata di anticipo, agli Europei 2008. Una testa ligure, dura come l'ardesia, ma piena di buone idee come quella di siglare il 2-1 azzurro su calcio d'angolo.

Per sconfiggere la Tartan Army (un'esercito "pacifico", sempre più simpatico, sempre più sportivo e che fa quasi rabbia aver costretto all'eliminazione) era necessario un Higlander nostrano, uno "ruvido" perchè abituato alle ruvidezze delle montagne che si tuffano nel mare, proprio come in Scozia.

Panucci non sarà un fenomeno del calcio, uno di quelli che ubriacano di veroniche gli avversari o mandano in sollucchero i tifosi con colpi spettacolari. Tuttavia è, ancora oggi, uno tra i terzini più forti al mondo, bravo in copertura e col vizio del gol. E' uno che ha vinto davvero tutto tra Milano, Madrid e Roma. E' un esempio di carattere e determinazione, qualità - lasciatelo dire con un pizzico di orgoglio natìo - che parlano savonese.

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