martedì 27 novembre 2007

Calcio/Ultimo minuto Parma

Un tempo la chiamavano "zona Cesarini" ora la potrebbero chiamare "zona Parma", a rovescio però. La formazione di Di Carlo è infatti quella più bersagliata nei minuti finali. Minuti fatali che sono costati ai Crociati punti davvero importanti, compreso il pareggio strappato all'Olimpico con la Lazio e svanito ad un sospiro dal fischio finale col gol - deviato - di Fabio Frimani. L'aritmetica parla chiaro: le partite finissero all'ottantesimo il Parma serebbe oggi sesto con una mezza dozzina di punti in più. Distattenzione? Calo di concentrazione? Incapacità di chiudere le partite? Non è dato saperlo, ma una risposta bisognerà pur darla. Soprattutto al presidente Tommaso Ghirardi, uno che ha salvato due volte la squadra che fu dei Tanzi - prima dai debiti, poi da una retrocessione già scritta - e che ora, specie dopo gli investimenti estivi, vuole delle spiegazioni. Ecco così che il patron gialloblù, dall'aspetto pacioso, ma certamente di carattere, ha scatenato la sua ira: "È incredibile, sono quattro o cinque gare che perdiamo così. È un problema che abbiamo e che dobbiamo risolvere. Non credo più alla sfortuna. Non si possono buttare via tutti questi punti che poi alla fine possono risultare pesanti". Niente isterie, ma fermezza. Perchè il "brutto quarto d'ora" (finale) alla lunga, può davvero portare all'inferno.

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