lunedì 3 dicembre 2007

Calcio/ Bellucci, a volte ritornano

Ha appena 18 anni Claudio quando esordisce in Serie A con la maglia della Sampdoria. E' la stagione 1993/94, un'era calcistica fa, specie per i blucerchiati che in quell'anno - guidati ancora da un certo capitan Mancini - vincono il loro ultimo trofeo, conquistando l'ennesima coppa Italia. Bellucci entra nel giro dell'under 21 di Maldini, ma per giocare deve scendere - in prestito in C1. Dopo c'è un anno di panca ancora a Genova, poi il Venezia e il Napoli dove i suoi 10 gol nella stagione '97-'98 non servono a evitare la retrocessione dei partenopei in B. Dopo 4 stagioni all'ombra del Vesuvio il Bologna, riserva in A diventa titolare solo dopo la discesa in B dei rossoblù, segnando una valanga di gol.
Quest'estate per Bellucci c'è il ritorno al futuro: ancora Genova e ancora il destino di doversi giocare un posto in campo assieme ad altri attaccanti molto quotati. Bonazzoli, Montella, Caracciolo e sopratutto Cassano. Complici infortuni altrui e grazie al suo immutato fiuto del gol, Claudio scala le posizioni e segna, segna, segna a ripetizione diventando presto il punto di forza della banda di Mazzarri. Sono 7 i gol in soli 14 incontri con il record personale di marcature ad un passo. Non solo Bellucci è il bomber blucerchiato, ma ha anche dimostrato di intendersi a meraviglia con il ritrovato Cassano diventando il braccio armato delle sue geniali invenzioni. Il Barese crea e disegna magie sul prato verde mentre l'attaccante romano conclude come un cecchino spietato. Non male per uno che spesso si è accomodato in panchina, insieme ai suoi gol.

Nessun commento: