sabato 2 agosto 2008

"Abbiati...fiducia!"

Buona la prima... e la seconda ancora meglio. E' Christian Abbiati la sorpresa più bella di questo Milan un po' appannato di metà estate. "I tre portieri partono alla pari" ripete Ancelotti mentre inizia a testare riflessi e guantoni dei suoi estremi difensori, come si diceva una volta. Oggi invece si potrebbe parlare di una sorta di reality, un "Chi vuol essere numero uno rossonero?" con tanto di prove singole per Abbiati, Kalac e Dida. Ma in attesa di vedere all'opera l'australiano - domani col Chelsea - e il brasiliano - il 9 agosto a Manchester - è il figliol prodigo, reduce tra tre stagioni lontano dal Milan, a mettersi in pole position con i rigori parati al Trofeo Tim e soprattutto la grande prestazione di ieri a Mosca. L'ultimo arrivato, l'uomo eternamente in prestito, ora si sta giocando le sue carte. "Penso di aver sfruttato bene queste occasioni. So di avere due ottimi compagni, due portieri molto forti. Sarà dura, ma me la giocherò fino alla fine" Abbiati vuole tornare numero uno di quel Milan che, dopo averlo messo in porta nel '99, lo aveva poi messo "alla porta" tre volte paracadutandolo prima alla Juve, quindi al Toro e infine all'Atletico Madrid. "Sono arrivato con grandi stimoli nuovi. L'ultimo anno al Milan ho fatto proprio male, ma ora ho altre motivazioni". Nonostante le delusioni, nonostante le panchine, nonostante i prestiti, Abbiati non ha mai pensato di lasciare i rossoneri anche per un debito di riconoscenza. Christian al Milan si sente a casa, e qui non occorre scomodare i reality. "Ringrazio il Milan perchè mi ha fatto esordire in serie A. E poi per me il Milan è come una seconda famiglia"

(Servizio andato in onda su Studio Sport - Italia1 e AllSport News - Premium Calcio24)

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