lunedì 4 febbraio 2008

Politica/ L'America sceglie

Obama o Clinton. Oppure entrambi. Mancano ventiquattro ore all’atteso supertuesday, giorno decisivo per le Primarie americane, con 22 stati chiamati al voto. La sfida sul fronte democratico si fa sempre più serrata e potrebbe anche riservare sorprese. Se in New Jersey e in Missouri si prevede un testa a testa, il tassello più importante si chiama California. Nello stato dell’oro i delegati in palio sono 441 e Obama prova a strapparli a Hillary, fiducioso nei sondaggi che ora lo danno in vantaggio di quattro punti. L’ex First Lady resta comunque la favorita, essendo in testa in oltre dieci stati, inclusa la roccaforte di New York, ma Obama prova ad uscire con un buon bottino di delegati per prolungare la sfida della primarie fino ai turni di primavera. Tuttavia i segnali di distensione fra i due rivali democratici aprono scenari su una possibile candidatura di coppia in quello che è già stato battezzato come “dream ticket”. Sul fronte repubblicano se la vedranno invece il senatore dell'Arizona John McCain, in netto vantaggio nei sondaggi, e l'ex governatore del Massachussets Mitt Romney. Terzo incomodo Mike Huckabee che tuttavia molti vedono già pronto al ticket con McCain.

1 commento:

Old Whig ha detto...

Ciao Marco! Scusa per il ritardo, ma sono giorni impegnatissimi...
Certo che ci sto per lo scambio di link, molto volentieri!
Per quanto riguarda gli USA, le primarie sono davvero stupende da seguire, vista l'imprevedibilità!
Un ticket McCain-Huckabee sarebbe il mio sogno. Comunque l'importante è che alla fine nella Casa Bianca non ci (ri)
entri Billary...
A presto