venerdì 8 febbraio 2008

Attualità/ Un colpo di test...

Prima un banale incidente automobilistico, poi un ben più grave incidente diplomatico. Un test dell’alcool imposto a chi di solito li fa eseguire e scoppia la guerra tra Vigili Urbani e Polizia di Stato, o meglio fra le rappresentanze sindacali. Teatro di questa ennesima bizzarria italiana è Milano, dove tutto ha inizio nel pomeriggio di sabato scorso. Una volante della Polizia si scontra con un’altra vettura e poco dopo una pattuglia della Municipale interviene sul posto. Viene richiesto il test del tasso alcolico che tuttavia non si può fare col semplice etilometro poiché entrambi i guidatori sono portati in ospedale per controlli. Quindi, in base a quanto affermato dal sindacato dei vigili Sdl, sia il poliziotto sia l’altro automobilista vengono sottoposti all’esame del sangue e delle urine senza che nessuno si opponga . A questo punto esplode la polemica fra i sindacati delle due categorie: la Uilps (Polizia) insorge. Il segretario provinciale Agostino Marnati in un volantino affisso in tutti i comandi della municipale, scrive: “La polizia locale si è permessa di sottoporre un collega della polizia di Stato (organo principe e superiore) ad esami clinici - sangue e urine - dopo un sinistro stradale. Il tutto giustificato da disposizioni interne. Non è accettabile, anzi è un oltraggio alle dignità professionali e personali”. Seguono una richiesta di scuse e che non si ripetano i controlli. Pronta la replica del portavoce nazionale di Sdl, Antonio Barbato, che annuncia un esposto-denuncia alla magistratura col volantino incriminato: "Sono dichiarazioni deliranti che si commentano da sé, fino a prova contraria tutti si debbono attenere alle leggi". La faccenda si complica e allora interviene il Questore di Milano Vincenzo Indolfi, ricordando che la “Pantera” incidentata stava compiendo un inseguimento e precisando: "Pur condividendo il principio che tutti sono uguali davanti alla legge, non posso non rilevare l'inopportunità di sottoporre ai test per verificare il tasso alcolemico e quello relativo all'assunzione di sostanze stupefacenti, il personale che in servizio incorre in un incidente stradale". Infine arriva anche il comunicato del Sindacato Italiano Appartenenti di Polizia, che sposa la linea del Questore, ma aggiunge:"Non possiamo accettare che un’organizzazione sindacale diffonda volantini dispregiativi nei confronti della Polizia Locale, seminando discordia tra due istituzioni che da anni collaborano serenamente". Incidente chiuso. E stavolta non serve neanche l’etilometro.
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