martedì 12 febbraio 2008

Calcio/ D come vendetta

V come vendetta e D come Diana e Di Michele. Succede di frequente, nel calcio e nella vita, che il dolce gusto della rivincita giunga proprio nel momento più difficile, nel frangente che gronda tensione. La partita Torino-Palermo è stata come sfogliare le pagine di un romanzo avvincente, ma dalla trama un po’ scontata. Entrambe le squadre hanno deluso le attese dei tifosi, ma sembrano in ripresa. Gli ex abbondano: nel Toro in campo ci sono i freschi reduci rosanero Diana e Pisano più Barone. In panca mordono il freno altri due antichi idoli del Barbera Corini e Di Michele. Nel Palermo c’è Balzaretti, ma a chiarire subito come sarà il clima per lui ci pensano i tifosi granata che, memori del grande tradimento juventino, lo stordiscono di fischi. Il Palermo passa, col solito Amauri, e il Toro sembra incapace di reagire. Poi Novellino rispolvera proprio Di Michele dopo pochi minuti del secondo tempo, ridisegnando l’attacco. La mossa ha subito i suoi effetti: David si fa trovare pronto per il diagonale, sul quale Diana interviene e ribadisce in rete. “Tu quoque” potrebbero pensare i tifosi rosanero e il sempre più incupito Guidolin. Il fendente alle spalle in effetti è devastante per il Palermo che inizia a traballare. E pensare che la vendetta degli ex non è ancora compiuta. Dopo poco infatti, ancora lui, ancora l’indomito David, trova pure la gioia personale, col suo primo gol stagionale. Esplode di felicità per il bersaglio finalmente ritrovato e forse anche per quel senso di rivincita che covava in lui. Altro che ex che non esultano, per Di Michele la festa è totale e viene ribadita a dieci dal termine quando firma il tranquillo 3-1 per il Torino e la sua personale doppietta. Anzi “D” come doppietta.

Nessun commento: