martedì 29 gennaio 2008

Calcio/ Amantino torna amatissimo

Tiri Mancini. Come quello gel giovane raccattapalle che furbescamente sgattaiola dai cartelloni e mette la sfera vicino alla bandierina, già pronta per essere calciata da Taddei. Tiri Mancini. Come il successivo e puntuale stacco di testa di Amantino che recapita il pallone alle spalle dello stupito Fontana. Gol, esultanza brasileira, vittoria e soprattutto tre punti che consentono ai giallorossi di portarsi a cinque lunghezze dall'Invincible Armada nerazzurra. Cinque punti sono tanti, ma bastano e avanzano a Roma per dare ancora un senso alla parola speranza. E questa folle, scandalosa idea di riuscire ad acciuffare l'Inter, negli ultimi tempi è anche quella di Amantino Mancini che, dimenitcati disagi personali e incomprensioni con la società, sta tornando ad essere il veloce, guizzante imprevedibile genietto che s'insinua tra la fascia, la tre-quarti e l'area. Un artista che non si risparmia pennellate di grande classe, come le finte in sequenza modello Lione replicate di recente, ma soprattutto segna nuovamente con frequenza impressionante. E sono quasi sempre gol pesanti. Pesanti come il clima che si stava creando con la tifoseria giallorossa, una nebbia di fischi e incompresioni, ora dissolta dalla splendente luce di Amantino e dei suoi tiri Mancini.

1 commento:

Old Whig ha detto...

Mancini è un campione...peccato che sia pure un brasiliano e quindi ogni tanto pianta grane ;)