giovedì 17 gennaio 2008

Politica/ Come volevasi dimostrare...

Come anticipato venerdì scorso - leggi il post - Pdl (Forza Italia) e Pd sono venuti allo scoperto: si punta al referendum. Per ora si lascia che il solo Berlusconi, con un consueto colpo ad effetto, ne parli apertamente, ma l'asse Walter-Silvio procede in questa direzione.
«A questo punto credo sia meglio il referendum e credo che si vada verso il referendum - ha dichiarato il Cavaliere, sottolineando che - neanche il Partito democratico può volere questo testo (la "bozza Bianco") che è stato ribaltato, ora è completamente diverso rispetto all’ipotesi iniziale». (leggi articolo su Corriere.it). La novità, ma fino a un certo punto, è il plauso di Fini alla sortita berlusconiana, come non accadeva da un pezzo. Da sempre sostenitore del referendum, il leader di An non può smentirsi, ma soprattutto non può perdere l'occasione di riagganciarsi alla possibilità di una futura contesa a 4 partiti: An, Pdl, Pd e Sinistra Arcobaleno.
La palla ora passa al Pd che, con tutta probabilità, proseguirà l'azione d'attacco anche perchè il governo sembra sempre più appeso a un filo. Mancava solo l'affaire Mastella a incrinare la traballante - ma finora resistente - compagine di Prodi. Walter e soci dovranno per forza smarcarsi e si troveranno di fronte alla porta, sguarnita, di una legge elettorale disegnata per i partiti più forti.

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