lunedì 14 gennaio 2008

Calcio/ Piacere, io sono Ciccio!

Francesco Tavano, per tutti Ciccio. Un soprannome forse scontato, banale, ma per il piccolo attaccante di Caserta il suo vero biglietto da visita è sempre stato il gol. Anzi i gol, tanti e mai scontati: 19, in 35 partite, nel 2005-06, l'anno della consacrazione con la maglia dell'Empoli, storica fucina di giovani talenti, da Marchionnia Di Natale a Rocchi. Con gli azzurri toscani passa 5 anni, 141 presenze, 43 reti, ma soprattutto prodezze, velocità, colpi di classe tanto da conquistare le attenzioni dei grandi club e di Marcello Lippi, allora commissario tecnico della Nazionale. Ma qui iniziano le dolenti note: la trionfale avventura azzurra di Germania gli sfugge e l'approdo in Spagna, al Valencia, non è certo fortunato. Quique Sanchèz Flores non crede in lui e così a gennaio torna in Italia, in una Roma che ha tutto per esaltare le sue qualità. Anche qui però non riesce a ritagliarsi spazio e allora ci pensa il Livorno, orfano di Lucarelli, a dargli fiducia.

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