lunedì 28 gennaio 2008

Politica/ Walter-ego

"Andremo sa soli". Così, conciso, netto, inaspettato. Altro che buonismo veltroniano o logica del "ma anche". Per il percorso fatto finora la mossa di Walter è apparsa in sè logica, coerente e prodromica dell'ultimo definitivo di centro e di sinistra un semplice delirio onanistico. Inutile nasconderlo, laccordo con Berlusconi. Ma al tempo stesso si è dimostrata prevedibilmente fuori tempo, diventando per compari a decisiva spallata al governo Prodi per molti l'ha data proprio lui, il segretario del nuovo partito che in teoria quell'esecutivo avrebbe dovuto sostenere e rafforzare. E invece il PD ha rafforzato Berlusconi, ora costretto a chiedere rigidamente elezioni. Sì costretto, perchè con tutta probabilità il Cavaliere credeva veramente ad una riforma per giocarsi la partita a due, prima alleati poi leali avversari. Ma sic stantibus rebus vuole, deve e può portare il suo popolo alle urne e freme per la prevedibile vittoria. Veltroni davvero pensava che Berlusconi - dopo aver provato a far cadere il governo in tutti i modi - non accettasse l'inatteso regalo? Oppure Walter, senza accorgersene, ha tirato troppo la corda arrivando allo sfilacciamento definitivo del governo? Veltroni: buone intenzioni voto 8, strategia voto 4. Sarà rimandato. Forse addirittura al 2013.

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