lunedì 3 marzo 2008

Calcio/ Inter-rotta sul più bello

Forse è esagerato parlare di crisi per una squadra che sta comunque dominando il campionato, peraltro dopo aver massacrato quello scorso. Tuttavia, proprio per questo, proprio per quell'aura di invincibilità che avvolgeva la corazzata nerazzurra, la sconfitta col Napoli è molto di più che un semplice passo falso. Il tonfo del San Paolo è infatti stato fragoroso, perchè l'Inter cadeva da una vetta molto alta - quasi un anno senza sconfitte in serie A - e allo stesso tempo perchè la squadra di Mancini era reduce da un periodo non buio, ma perlomeno grigio. Sconfitta a Liverpool e due pari acciuffati in extremis, prima con la Samp e poi, ancor più decisivo, con la Roma. Non solo. Il ko partenopeo guasta la festa dei cento anni, lo storico secolo di vita che la Beneamata compie tra pochi giorni. Ma questo è nulla. Il primo zero nel tabellino dimostra, oltre alla brillantezza di un Napoli bello e cinico, una serie di paure e dubbi in casa nerazzurra. Paure che dopo la Champions in bilico coinvolgono anche il campionato, riaperto e richiuso in un mercoledì, e ora non proprio siglillato da lucchetti interisti. Paure che riguardano pure l'organico. I troppi infortuni hanno falcidiato la rosa: un problema da annoverare alla voce "sfiga" o un discorso più vasto sulla preparazione e sull'integrità degli atleti? Pazienza, d'altronde si diceva che l'Inter disponesse non di una, ma ben di due squadre fortissime. Mancini ha provato, per necessità e un po' per incoscienza, a schierarne una terza. Ieri si è visto, non è altrettanto forte. E adesso? Tre punti in campionato e una vittoria-riscatto contro i Reds riporterebbero tutto alla normalità. In caso contrario la torta per la festa del centenario non sarebbe per niente dolce.

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