lunedì 17 marzo 2008

Sport/ Colore "rosso" spento

Che colore ha la sconfitta? Tonalità cupe, tenebrose oppure tinte sbiadite, che non splendono, ma si ingrigiscono. La Ferrari in rosso è una delle poche certezze cromatiche della vita, come il verde speranza o il cielo azzurro. Ma dopo il Gp d'Australia, che ha aperto la stagione 2008, essere "in rosso" per la casa di Maranello significa soprattutto un saldo negativo, molto negativo. Non consola pensare che pure nel 2006, sempre nella terra dei canguri, le due rosse non arrivarono al traguardo per incidenti che coinvolsero Schumacher e Massa. Non cosonola sia perchè quell'anno poi il campionato lo vinse Alonso con la Renault, sia perchè questa volta Raikkonen e ancora Massa sono stati lasciati a piedi, con l'incubo della "poca affidabilità" a tormentare i cuori rossi di addetti ai lavori e tifosi. Entrambe le monoposto del Cavallino "fuori" per guasto tecnico sono infatti un evento raro, ma proprio per questo preoccupante. Risale al 1994, GP del Belgio, l'ultimo doppio ritiro (Alesi e Berger) a causa di problemi al motore, mentre oltre dieci anni fa (nel 1997, in Gran Bretagna) Michael Schumacher (cuscinetto di una ruota) e Eddie Irvine (trasmissione) furono costretti allo stop per motivi tecnici. Stefano Domenicali, l'erede di Jean Todt, non drammatizza. Senza nascondere i problemi, invita alla calma:"Abbiamo bisogno di analizzare nei dettagli quanto accaduto. È chiaro che dovremo soprattutto concentrarci sui problemi legati all'affidabilità, dal momento che abbiamo avuto due guasti al motore". Il prossimo Gp è fra una settimana: troppo poco se questi "problemi" fossero gravi, il tempo giusto per essere invece pronti ad un immediato riscatto. C'è la Malesia e i "Cavallini" dovranno essere tigri perchè quest'anno non si può sperare in altri autogol della McLaren. Hamilton e Alonso, finalmente liberi l'uno dall'altro, stanno già facendo sul serio.

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