martedì 11 marzo 2008

Sport/ La meglio gioventù...in sella

Il Motomondiale esordisce in modo tutto particolare sotto le luci artificiali del primo gran premio in notturna della storia dei motori. Ma la partenza del MotoGp 2008 è stata assolutamente innovativa non soltanto per le tenebre del Quatar, lacerate dai watt dei mega fari intorno alla pista, una luce ben più abbagliante ha già iniziato ad illuminare questa nuova stagione. E' la luce degli esordienti, degli sbarbatelli che, senza alcun timore reverenziale, sono saltati in sella ai numerosi cavalli delle proprie moto. I risultati non si sono fatti attendere, come spesso succede, i giovani non vogliono dilazioni, ma pretendono tutto e subito.
Dietro l'ormai scontato Stoner - anche lui giovane, ma già carico di allori - si sono fatti largo due nomi nuovi della categoria regina, due ottimi esemplari della "due e mezzo", che dimostrano già di aver meritato il grande salto. Al debutto il campione della 250 Jorge Lorenzo "Parafuera" ha conquistato la piazza d'onore, con gomme diverse, ma con una moto identica a quella del fenomeno Vale Rossi, giunto quinto. E proprio il Dottore ha dovuto subire l'onta del sorpasso di un suo allievo romagnolo, l'ottimo Andrea Dovizioso, pure lui all'esordio. E tra il il Parafuera e il Dovi, non certo un vecchietto, ma quel Dani Pedrosa che al secondo anno in MotoGp è chiamato a vincere. Vero che l'elettronica facilita i "deb" e altrettanto vero che le diavolerie della tecnologia penalizzano i vecchi marpioni dal manico sopraffino su tutti Rossi, ma anche gente come il veterano Capirossi. Sarebbe però sbagliato ricondurre tutto a questo assunto: nel ballo dei debuttanti di Losail tanti si sono messi in mostra, dimostrando che i giovanissimi centauri sono bravi e mordono il freno... pardon lo smanettano con maestria.

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