mercoledì 3 settembre 2008

Volontari e servizio civile

Un esercito silenzioso, quasi invisibile, armato soltanto di buona volontà. Un esercito che combatte ogni giorno per gli altri, senza chiedere nulla in cambio. I volontari della provincia di Savona sono una moltitudine in costante crescita - si parla di almeno 10mila persone - che si occupa prevalentemente di assistenza sanitaria, ma anche di cultura e sicurezza sociale. E alle associazioni di volontariato presenti sul nostro territorio – se ne contano oltre trecento, ma è una stima per difetto perché molte di esse non sono ancora iscritte all’albo regionale - ogni anno se ne aggiungono di nuove, un trend positivo che conferma l’antica tradizione savonese legata alla solidarietà. E per aiutare e coordinare queste associazioni, fornendo loro consulenze e supporto gratuiti, dal 1997 è attivo il Cesavo, centro savonese per il volontariato. "In Liguria il volontariato è più sviluppato rispetto alla media nazionale – afferma la direttrice Anna Camporseragna - a Savona poi abbiamo una fortissima tradizione legata alla solidarietà si pensi alle S.M.S. nate alla fine dell’800 o alla Croce Bianca, che è una delle più antiche pubbliche assistenze in assoluto o ancora, sul piano culturale, alla Storia Patria" "Una tradizione che va avanti – aggiunge – visto che il trend di crescita è costante con nuove associazioni che nascono seguendo i bisogni del territorio: quasi tutte infatti ricadono nell’ambito sanitario o in quello culturale". Secondo i dati di un’indagine condotta dallo stesso Cesavo, scopriamo anche che nella nostra provincia non esiste un’età per fare il volontario. Spesso si pensa che siano soprattutto i giovani e i pensionati ad avere più tempo libero e quindi a dedicarlo più facilmente agli altri. Invece, numeri alla mano, le fasce di età dei volontari sono molto ben distribuite, anzi sono proprio le persone in età lavorativa (fra i 26 e i 55 anni) ad essere la maggioranza con il 53% del totale. Tutti dunque possono fare i volontari e di volontari le associazioni hanno sempre bisogno, anche perché, come detto, nella nostra provincia il numero sta raggiungendo dimensioni considerevoli: "Contando solo quelle iscritte al registro regionale abbiamo 201 associazioni di volontariato a cui vanno aggiunte le 122 di “promozione sociale”- spiega, sempre dal Cesavo, Tiziana Orlando - ambedue i gruppi si basano su volontari, ma nella seconda tipologia si lascia aperta la possibilità per i soci di avere anche un rapporto lavorativo con l’associazione stessa e si possono svolgere attività anche per i propri soci" "Nella prima “famiglia” c’è la prevalenza del settore sanitario e ci sono ad esempio le pubbliche assistenze - prosegue – mentre nel secondo gruppo ricadono i circoli, le società di mutuo soccorso, ARCI, ACLI, UISP, AICS e così via. In queste associazioni di promozione sociale ci sono spesso tanti giovani perché provano a sperimentare i primi lavori insieme, magari avendo anche un piccolo reddito" A proposito di giovani il Cesavo col “Coordinamento Savonese Don Milani” si occupa anche di Servizio Civile che nella nostra provincia coinvolgerà, da ottobre, 57 fra ragazze e ragazzi:"Da Savona abbiamo avuto 61 domande a fronte di 64 posti disponibili, è un’ottima percentuale - spiega Umberto Ferrando, responsabile ligure dell’ANPAS, ente che coordina le pubbliche assistenze e il servizio civile nazionale – ogni anno escono uno o più bandi come per un concorso pubblico, i ragazzi presentano le domande cui seguono la selezione e la graduatoria e poi si comincia a lavorare. E’ previsto anche un piccolo rimborso spese: a un giovane fa comodo, ma non è per quello che si prova questa esperienza".
Articolo su Il Secolo XIX - Savona

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